Il 2020 è l'anno delle celebrazioni di Raffaello Sanzio, non solo a Roma, patria d'adozione, ma in tutta Italia. Milano custodisce due importanti opere del maestro di Urbino: Pala Montefeltro alla Pinacoteca di Brera e il cartone preparatorio della Scuola di Atene alla Pinacoteca Ambrosiana. Due opere diverse che rappresentano al meglio il genio di Raffaello.

La Scuola di Atene è stata una delle prime commissioni ricevute a Roma dal giovane pittore, appena venticinquenne. La Stanza della Segnatura è un progetto impegnativo, in cui diverse forze concorrono alla realizzazione degli appartamenti di Papa Giulio II. La Stanza della Segnatura, con la Scuola di Atene, raccoglie  i grandi pensatori dell’umanità antica, i maestri dell'umano pensiero. Diversi umanisti della corte papale hanno collaborato alla scelta iconografica della stanza e una elaborazione così precisa fa intendere una totale adesione di Raffaello.

Il prezioso cartone della Pinacoteca Ambrosiana di Milano è un gioiello unico nel suo genere: esso costituisce il più grande rinascimentale pervenuto fino a oggi; l'opera venne realizzata assemblando 220 fogli, per una superficie totale di 8m x 3m.  Dopo un lungo e delicato restauro, il cartone è oggi visibile nel suo rinnovato allestimento, studiato dall'architetto Stefano Boeri per l’Ambrosiana di Milano.

Il cartone preparatorio di Raffaello Sanzio si discosta leggermente dalla soluzione finale ad affresco di Roma. Non sono infatti presenti le architetture e alcuni personaggi, tra cui l’autoritratto stesso del pittore. Platone, Aristotele, Pitagora: la storia della filosofia è qui presentata come summa e preambolo della pax divina. 

Emergono i tratti grafici di Raffaello, a carboncino e biacca, veloci, mai nervosi: precisi nel dare sostanza, in un esperto gioco di chiaroscuri e ombreggiature, a corpi vigorosamente plastici e, nonostante la monocromia, vivi da sembrare percorsi al loro interno da un’anima vibrante in un equilibrio perfetto tra idea e forma, grazia e realismo.

Trovarsi di fronte al cartone dell’Ambrosiana è un’esperienza unica, la matita di Raffaello sembra così reale che pare si possano toccare con mano i volti, i panneggi, persino le mani dei filosofi.

La grande maestria di Raffaello, visibile sia nei fogli di Milano che nell’affresco dei Palazzi Vaticani di Roma, è quella di rendere vivo e visibile il contenuto spirituale delle immagini.